UFFICIO RECLAMI? NO, SINISTRI. ECCO I RETROSCENA.

12 Novembre, 2016 | Autore : |

lettera

Potremmo infatti definire “sinistri” i figuri che decidono delle sorti dell’avvocatura italiana. Il dramma è che, nel disinteresse dei molti, si generi in alcuni l’idea che i toni di denuncia siano spropositati. “Ma in fondo, indossano la cravatta, partecipano alle riunioni con il Ministro, potranno mai essere cattivi?” E’un’idea che accompagna il potere da secoli. Qui è uguale. La “lettera”, di Mascherin sui reclami napoletani è solo l’ultimo elemento di un film dell’orrore che continua, sulla pelle dell’avvocatura italiana. La “democrazia distante” nel nostro caso è totalmente assente.

Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense ha scritto ai suoi sudditi, che “ci penseranno loro”. Affideranno i reclami ad un Ufficio inesistente, convocheranno arbitrariamente personaggi ritenuti “controinteressati”, decideranno che la disciplina dei reclami è assimilabile ad un procedimento amministrativo, nonostante si tratti di un procedimento peculiare, voluto dall’avvocatura, in modo pattizio, per regolare interessi interni alla categoria. Il Mascherin disporrà che le decisioni avvengano in tempi celeri, compatibilmente con le sue auguste opinioni. Farà differire la convocazione dell’Organismo Congressuale Forense, ad libitum, sempre perché così “ritiene” Cit.

Il Mascherin informa infatti i sudditi che la convocazione di OCF, che spetterebbe all’Ufficio di Presidenza del Congresso, in carica e nella pienezza dei suoi poteri, ma che è stata “informalmente” programmata, dai padrini dell’avvocatura, per il 19 novembre, verrà differita, perché è “sua opinione”, che ci debbano essere anche i delegati campani regolarmente eletti.

La lettera di Mascherin è raccapricciante. Un concentrato di arbitrio, di disprezzo di ogni norma, procedura, formalismo, fino alla beffa finale, quel “sarà MIA cura tenervi tempestivamente informati sull’esito della procedura inerente i reclami di cui sopra”, che è il simbolo dello stato in cui si trova la professione forense in Italia: un padroncino dispone, la sua corte si contende brandelli di potere e il popolo bue lascia fare.

Non esistono norme che consentano la decisione dei reclami in tempi “celeri”, ma ci sono termini che ne dispongono la decisione in tempi certi. Non esistono controinteressati nei reclami, perché non vi è norma che ne disponga l’esistenza o, peggio ancora, la presenza in un “contraddittorio”, disposto da alcuno. Ogni decisione assunta dall’Ufficio Sinistri del regime dell’istituzionalizzazione forense, luogo inesistente, con sede in Via dei Matti, al numero zero, sarà illegittima e come tale verrà trattata.

 

 

CERCA