LOTTARE CONTRO O LASCIARSI COOPTARE?

21 Marzo, 2017 | Autore : |

NAD non ha mai avuto dubbi.

NAD è l’unica associazione italiana che ha una sezione del proprio sito internet dedicata all’elencazione pubblica dei nomi e cognomi dei suoi aderenti. A differenza delle associazioni forensi storiche, quasi tutte contenitori vuoti, accreditati dal Consiglio Nazionale Forense di una “maggiore rappresentatività” figlia o di un passato ormai inesistente, o di sezioni fantasma e tessere di cartone, NAD, unica associazione forense nazionale italiana, pubblica sul suo sito internet i nomi di tutti i propri iscritti. Lo facciamo e lo faremo sempre, perché per noi la rappresentanza e la rappresentatitivà sono cose estremamente serie. Sappiamo che molte associazioni forensi non sono critiche con le istituzioni, anzi, sono spesso colluse e conniventi, per ragioni inconfessabili. Interessi oscuri, economici, sui quali NAD sta indagando da tempo e che presto porteremo all’attenzione dei nostri iscritti e dei cittadini.

Non è un caso che l’ultimo Congresso Nazionale dell’avvocatura, tenutosi a Rimini nell’ottobre del 2016, abbia visto le associazioni forensi, salvo alcune eccezioni, stampelle silenti del regime. La consegna del Congresso e dell’Organismo di sua emanazione ai Consigli dell’Ordine derivava da una storia opaca, niente affatto onorevole, che continua ancora oggi. Una storia fatta di vassallaggio e di abdicazione ai principi di autonomia, indipendenza, incorruttibilità, che dovrebbero guidare un avvocato, non solo nello svolgimento della professione forense, ma anche nei rapporti politici con le istituzioni forensi.

NAD ovviamente sta creando notevoli problemi a questo assetto e ne creerà sempre di più. Quando i colleghi vedranno in quali direzioni si muovono i loro soldi, capiranno le ragioni per cui i COA hanno a “mesata” molte associazioni forensi, che svolgono il solo ruolo di portavoti ai Consiglieri in carica, in cambio di una sistematica cooptazione dei propri collettori di voti nelle liste bloccate redatte dai padrini della categoria.

Nel Foro di Napoli, che per dimensioni e storia è purtoppo un esempio nefasto di questo meccanismo, la presenza di NAD, unica associazione libera e non allineata, sta faticosamente, ma inesorabilmente, costringendo questo “sistema” a confrontarsi con la propria inaccettabilità. Non ci illudiamo che altrove le cose siano semplici. Sappiamo che per opporsi ad un sistema collaudato e radicato occorre estrema determinazione, anni di sacrifici e di lotte e siamo consapevoli che molti preferiscono cercare di adeguarsi, piuttosto che scalare una montagna altissima.

In Italia il regime vince perché gestisce denaro, incarichi, poltrone, servizi, e li offre ai propri sodali, con meccanismi clientelari e nepotistici, scimmottando con successo le peggiori pratiche deteriori della mala politica. Ecco perché l’avvocatura italiana non è MINIMAMENTE considerata dalla società e dalla politica. Gli italiani sanno benissimo che le nostre istituzioni forensi sono corrotte e non dedicano alla nostra azione istituzionale la benché minima attenzione.

NAD sta lottando perché tutto questo cambi. Combattiamo contro i fiancheggiatori del sistema, contro gli “istituzionalizzati”, contro la corruzione imperante all’interno dell’avvocatura istituzionale. Non sarà semplice, dovremo lavorare moltissimo, in tutti i Fori italiani, per spiegare questo meccanismo, dovremo vincere la censura del regime e sei suoi ciambellani, ma ce la faremo. Dobbiamo farcela, per salvare l’avvocatura italiana dalla dissoluzione. Non abbiamo alternative.

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