IACOMINO HA VERSATO IL SUO EURO PER LUCIGNANO

19 Gennaio, 2017 | Autore : |

E’ una delle menzogne più ributtanti, più vergognose, più indecorose che il regime dell’istituzionalizzazione forense diffonde, all’interno dell’avvocatura italiana, per giustificare le proprie prebende. Si tratta di quei calcoli, intrisi di accattonaggio e disonestà intellettuale, che suddividono il costo dei privilegi dei padrini delle istituzioni forensi per il numero di sudditi che devono mantenerli, mirando a sottostimare il disvalore di questi abusi.

Me ne ero già occupato, con una istanza rivolta al Consiglio dell’Ordine di Napoli, con la quale chiedevo che si stanziasse un euro all’anno per ciascun iscritto, per pagarmi una indennità di funzione, quale delegato congressuale. Il mio ragionamento era ed è inoppugnabile: sono l’avvocato italiano che ha prodotto, in questi anni, il maggior numero di documenti di tipo politico che un qualsiasi avvocato italiano possa vantare. Mi sono occupato di decine di iniziative, studi, analisi, questioni e lavoro quotidianamente come delegato congressuale.

ISTANZA PER L’OTTENIMENTO DI UNA INDENNITA’ DI CARICA

Visto che un’indennità di funzione costerebbe un solo euro per ciascun avvocato italiano, io credo che davvero nessun avvocato possa rifiutarsi di versare un così misero ed insignificante contributo per il mio prezioso lavoro.

 

Oltre alle considerazioni già svolte, c’è un confronto possibile tra le doti culturali e la produzione documentale mia e quella delle varie cariche apicali della cupola che comanda l’avvocatura italiana. Qualsiasi collega può effettuare il confronto: la distanza che emergerà, ovviamente a mio vantaggio, non è apprezzabile. Si tratta di distanze siderali, astrali, misurabili in anni luce. Al deserto culturale dei padrini della cupola io oppongo centinaia di documenti scritti, che invito i colleghi a valutare.

 

Oggi comunque il delegato congressuale napoletano Santiago Iacomino ha compiuto il primo passo: ha versato il suo euro per la mia indennità di funzione, ritenendo che sia ampiamente meritata e che un euro all’anno per ciascun iscritto sia paragonabile ai 2,8 euro all’anno che i nostri clienti devono versare, per ciascun avvocato iscritto, in modo da coprire gli stipendi del Consiglio di Amministrazione della CasTa Forense, ovvero i 4,5 euro all’anno che serviranno a foraggiare l’Organismo Congressuale Fantoccio, per non parlare di quelli che offrono da mangiare (parole sue) ad Andrea Mascherin, capo, signore e padrone dell’avvocatura italiana, pur con due voti di numero (nel senso che davvero lo avranno votato si e no un paio di colleghi, nel suo foro d’appartenenza).

 

Forte del primo euro ricevuto per la mia indennità annuale, invito tutti i colleghi italiani a fare altrettanto: privatevi di un solo euro e donatemelo. La quota di denaro che vi chiedo, potrà essere bonificata sul conto corrente intestato a Nuova Avvocatura Democratica, con causale “diamo un’indennità di funzione a Lucignano”. Di seguito allego IBAN su cui versare un euro all’anno per ciascun iscritto all’Ordine:

 

conto corrente bancario presso Banca Etica Agenzia di Napoli, Iban: IT44 M050 1803 4000 0000 0235 492

 

Una volta ricevuto il denaro, il tesoriere della nostra associazione, sulla base delle decine di migliaia di euro raccolti (ma a voi sudditi costa sempre un euro ciascuno, cosa volete che sia), provvederà a girare sul mio conto personale la mia indennità di funzione.

 

 

 

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