NAD: ONESTA E BRUTALE.

7 Maggio, 2017 | Autore : |

 

– Io so che posso fidarmi. È onesto.
– È onesto o è solo brutale?
– È onesto, Bob. E anche brutale, certo, il che a volte fa parte dell’essere onesto, perché tante persone sono brutali ma non oneste, Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. (The Big Kahuna)

A distanza di mesi dal Congresso Nazionale di Rimini, ogni tanto mi ricapita di pensare al mio brutale intervento, alla denuncia dell’affarismo e della distanza delle istituzioni forensi rispetto alla classe, alla totale irrilevanza dell’avvocatura italiana, come soggetto politico, nonostante gli stipendi ed il giornaletto del suo padrone.

Quell’intervento, sicuramente brutale, era un intervento onesto. Uno dei pochissimi interventi onesti che si sono fatti in quel Congresso. La gran parte di ciò che udimmo era pura e gentile disonestà e – si badi – non credo che ciò dipendesse dal fatto che gli interventi fossero “pro NAD” o “contro” NAD.

Ritengo ad esempio che l’intervento di Mauro Vaglio, Presidente del COA di Roma, fosse sostanzialmente onesto. L’intervento più squallido e disonesto, al Congresso di Rimini, lo tenne sicuramente Sergio Paparo, Presidente del COA di Firenze. Ecco, quello non era un intervento onesto. Paparo sapeva di star svendendo il Congresso al suo padrone, sapeva che con la svolta autoritaria di Rimini si chiudeva il cerchio rispetto alla fascistizzazione della rappresentanza politica dell’avvocatura. Paparo a Rimini aveva venduto l’anima al diavolo e tutta la gentilezza di questo mondo, posto che l’uomo possa essere considerato gentile (io l’ho sempre considerato brutale), non lo salverà dalla condanna della nostra storia politica.

Torniamo invece a NAD, ad un delegato che accusa apertamente l’avvocatura italiana di essere un regime, fatto di associazioni inutili, asservite o corrotte. Quanto pesano le associazioni nell’attuale rappresentanza dell’avvocatura? ZERO. Rimpianti dunque, per averlo denunciato? NESSUNO.

Quanto conta oggi l’Organismo Congressuale Forense, nella politica nazionale? ZERO, è un mero passacarte di Andrea Mascherin, Presidente del Consiglio Nazionale Forense. Rimpianti per averlo denunciato? NESSUNO.

Quanto contano gli avvocati di base, i loro delegati congressuali, il loro congresso, nell’attuale contingenza politico forense? ZERO, assolutamente ZERO. Il Congresso Nazionale Forense, che la legge definisce MASSIMA ASSISE DELL’AVVOCATURA, è stato totalmente esautorato dal direttorio che il Consiglio Nazionale Forense ha creato, cooptandovi all’interno i propri servitori: i COA fedeli al padrino ed alla cupola.

Dunque? Dovrei pentirmi della mia brutalità? Non ci penso nemmeno. In questi mesi il Parlamento italiano ed il Ministro della Giustizia, quell’Andrea Orlando di cui il vostro Andrea Mascherin è alleato e suddito fedele, hanno proceduto ad una serie di riforme del settore che hanno visto le istituzioni forensi, o meglio… la cupola forense, totalmente silenti, accucciate, prone ai voleri dei propri signori politici.

Il Consiglio Nazionale Forense, questa oscura cappa, questo tetro coacervo di anime nere, non ha profferito verbo, nemmeno rispetto ad iniziative che hanno toccato temi importanti, lanciate da settori della nostra professione: penso ad esempio alla vertenza aperta da NAD e RID con la Cassa Forense, ma anche a quella in corso, da parte di MGA, che costituisce, comunque lo si voglia giudicare, un fatto dell’avvocatura. Penso alla raccolta di firme avviata da UCPI sulla separazione delle carriere, ma anche ai tanti atti di protesta dei Giudici di Pace. Penso alle leggi sulla legittima difesa, sul socio di capitale, ma penso soprattutto ad un impianto complessivo del sistema giustizia, che sempre più ci sta portando verso la marginalizzazione dell’avvocato, in favore di altro, di un soggetto ancora indistinto, che non si comprende bene cosa sia, ed appare francamente assai poco appetibile.

Ecco, NAD è brutale, squarcia i veli, distrugge le ipocrisie, denuncia, costringe a reazioni forti, usa modi e gergo urticante, ma NAD, a differenza della cupola che opprime l’avvocatura italiana, è onesta.

Unitevi a noi. Non abbiamo alternative.

 

Avv. Salvatore Lucignano – Segretario Nazionale di Nuova Avvocatura Democratica 

 

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