NAD DEVE METTERSI IN VIAGGIO

23 Maggio, 2017 | Autore : |

 

 

NAD deve mettersi in viaggio. Abbiamo inciso a fondo nella realtà napoletana e stiamo facendo lo stesso in quella nolana e livornese. Dove siamo presenti, dove agiamo e siamo militanti, riusciamo a portare il nostro messaggio, i valori dell’avvocatura che vogliamo affermare in Italia.

Abbiamo però un problema oggettivo: l’Italia è la terra dei campanili, delle piccolissime patrie, delle divisioni, delle scissioni, delle contrade in lotta fratricida. L’avvocatura è un’Italia al cubo. Non esiste un solo soggetto, politico o istituzionale, che all’interno della nostra categoria abbia saputo o voluto costruire un sentimento di appartenenza nazionale.

NAD deve riuscire a vincere questa sfida. Per farlo, dobbiamo saper parlare ai colleghi di Como, Vercelli, Verbania, Trento, Torino, Milano. Occorre finalmente uscire dalla visione misera e gretta, che vede nel Consiglio dell’Ordine il centro dell’universo, e pensare finalmente in grande.

NAD deve liberare i colleghi dalla piccolezza che li affligge, che li lascia in balia di dimensioni e respiro intellettuale insufficienti, che non gli consente di osare.

Stanley Kubrick un giorno disse che il mito di Icaro era del tutto sbagliato, nelle letture di comodo che se ne davano, perché lasciava intendere che non si dovesse sfidre il sole e non insegnava la cosa più importante: costruire ali più forti.

NAD deve costruire ali migliori. NAD deve usare tutta la forza dei nostri associati per unificare l’avvocatura italiana, darle finalmente una struttura democratica, consentirle di diventare classe, facendo coincidere l’estensione dell’agire politico dei colleghi con l’intero territorio nazionale. Dobbiamo viaggiare, dobbiamo portare il nostro fuoco, il nostro bisogno di libertà e democrazia, in luoghi in cui i colleghi hanno vite di quieta disperazione. Non possiamo fermarci, non dobbiamo restare fermi nei nostri confini.

Potenza, Roma, Livorno, sono state le prime tappe di questo viaggio. Ora è tempo di portare NAD nel profondo nord, di parlare ad avvocati che pensano in modo diverso, di non rifiutare la sfida, restando ancorati al di sotto del Garigliano.

C’è chi dice: “loro sono diversi, è tutto inutile”. Questa è la vera impotenza di chi non è un leader e non lo sarà mai.

NAD accetta la sfida. Nei prossimi anni saremo sempre più spesso al nord del paese, a parlare con i colleghi del nord Italia, a gettare un ponte tra diversi modi di intendere la professione. Non vediamo l’ora di affrontare questa battaglia.

NAD è questo: una terra, un Re. Ce la faremo. Non abbiamo alternative.

 

Avv. Salvatore Lucignano – socio NAD

CERCA