L’APPIATTIMENTO E LA PROFONDITA’ DELL’AGIRE POLITICO

21 Maggio, 2017 | Autore : |
Quando si tiene un incontro, un convegno, l’avvocatura italiana è abituata a cancellare istantaneamente ciò che è stato detto. L’incontro, le riflessioni, le proposte, non hanno così alcun seguito. I convegni svolti dagli avvocati italiani in questo modo diventano una vetrina per i relatori, completamente distante da chi partecipa nelle vesti di uditore.
 
Ormai gli avvocati italiani sono assuefatti a questo consumismo bulimico di happening ed hanno dimenticato che il motivo per cui si tengono convegni ed incontri dovrebbe essere quello di offrire risposte ai problemi. La perdita della memoria, l’assenza di un legame critico tra gli eventi, rende ormai la politica forense italiana un fast food, edulcorato e vacuo, che vende solo paccottiglia, crediti formativi e propaganda per figure in cerca di fortuna.
 
NAD deve sottrarsi a questo andazzo. I nostri convegni nazionali, i nostri incontri, devono vedere i soci impegnati nell’attività di critica e proposta. Le relazioni pubblicate devono essere studiate, il ricordo degli impegni assunti deve essere rinverdito, per poterlo confrontare con i risultati raggiunti.
 
NAD vuole ridare profondità all’azione politica della categoria, riportando la dimensione del nostro agire su un piano che superi l’appiattimento, in stile junk food, di chi ai colleghi propone appuntamenti fini a se stessi. Noi non siamo così e non vogliamo esserlo.
 
NAD tiene alla storia delle proprie attività, costruisce un archivio politico, fatto di documenti, testimonianze, reperti, in modo che i colleghi non ci scambino con un supporto psicologico, ma comprendano che siamo un’associazione militante e combattente.
 
Senza un’etica dell’impegno personale, senza la distruzione del meccanismo di delega passiva, è inutile sperare che i fenomeni sociali di massa si indirizzino verso la giustizia.
 
NAD propone a tutti i nostri soci di diventare protagonisti del proprio futuro, attraverso la partecipazione attiva, la militanza, l’assunzione diretta di responsabilità. Crediamo che questa sia un’etica che possa far nascere l’avvocatura in Italia e continueremo a batterci, per trasformare la nostra comunità in professione e classe.
 
Non abbiamo alternative.
Avv. Salvatore Lucignano 

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