DISSOLUTI IMPUNITI

15 Ottobre, 2016 | Autore : |

Faccio un conto alla rovescia. La loro strategia è chiara: alzare un muro di silenzio, di gomma, convincermi davvero che io sia pazzo. A volte, quando di notte ripasso tutti i punti di questa lunga battaglia, mi chiedo se non sia così. In fondo l’equilibrio tra misticismo ed esaltazione, lo diceva Guglielmo, è fragile, labile, affidato ad un confine spesso indistinguibile. Occorre calma e spossatezza e silenzio interiore per poter ascoltare la voce della ragione. Tutto questo in genere avviene di notte. Non c’è un motivo speciale perché accada, è solo che quando tutto fuori è fermo è più facile che tutto si muova, dentro. Faccio un conto alla rovescia. Ripeto questo concetto, ad un capoverso che richiama idealmente il gesto ampio di un giornalista d’altri tempi, alla presa con la sua Olivetti. Gesto ampio e da capo. E’ un lessico della follia, un glossario di strategie di sopraffazione, il rigido manuale di un garzone in cerca della verità. Aggiungiamo perle al filo fino a creare la collana. Spettacolo per pochi, ma tutte le note più alte sono territorio rarefatto. Ci vorranno anni, e salti oltre alti ostacoli. Convitati di pietra, stracci monelli che si muovono negli ingranaggi. Tempi moderni in salsa forense. Ce la faremo.

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