A.D. 2016, tra gli avvocati c’è “Politica” e “politica”

7 Novembre, 2016 | Autore : |

Proprio oggi, quale ultimo giorno utile, avverso le “elezioni” dei componenti dell’Organismo Congressuale Forense,

nel distretto di corte d’Appello di Napoli, sono stati presentati un po’ di reclami avverso le stesse.

 

Senza voler entrare nel merito della vicenda, che non compete allo scrivente, e, tenuta ferma per chi scrive  la “linea N.A.D.”,

che non riconosce O.C.F. e si batte per “organizzare  la Resistenza Democratica” allo status quo, è opportuno,

oggi più che mai porre l’accento su diversi spunti di riflessione:

 

Primo:

“E’  davvero possibile che, proprio in relazione all’ “aventino congressuale”,

per come avvenuto al Congresso Nazionale Forense , tenuto a Rimini tra il 6 e l’8 ottobre;

si decida di “organizzare” le elezioni dei componenti di O.C.F. entro e non oltre 30 giorni,

senza predeterminare la creazione di un’apposito “nucleo” di soggetti “esperti” in materia,

che curi ed organizzi l’elezione  su tutto il territorio nazionale,

eseguendo il “deliberato” del “Massimo Consesso” dell’Avvocatura italiana?”

 

Secondo:

“E’ plausibile che, nel 2016, non si appresti un collegamento on-line, o,

quantomeno, che non si dia piena ed esclusiva  disponibilità di una  casella  p.e.c.,

dove indirizzare tutte le proposte di candidatura, quale componente di O.C.F., su base unitaria e nazionale,

dando modo ad una “equipe delegata di esperti”,

di valutare la legittimità delle proposte pervenute,

e di rispondere con analogo mezzo  ai singoli colleghi,

esprimendo agli stessi l’accettazione o meno delle stesse candidature,

riscontrandone  o meno la validità delle stesse,

e, invece, si preferisca ingolfare di tali procedure le amministrazioni dei C.O.A.  del Capoluogo del Distretto d’Appello,

per la organizzazione e gestione delle elezioni, specie laddove si tratti di Ordini professionali con numero pari o superiore ai 10.000 iscritti?

 

Terzo:

“E’ corretto , per un’Avvocatura che, oggi,

voglia dirsi effettivamente democratica,

adeguata agli sviluppi sociali attuali,

consapevole ed allineata al diritto vivente, sostanziale e processuale,

e  che voglia dirsi davvero al passo coi tempi e con i media,

esprimere in tale Organismo,

delegato per deliberato Assembleare a portare avanti le decisioni del Congresso Nazionale Forense,

meno del 10% di presenza femminile?”

 

In relazione ai sopra elencati quesiti, ed alle risposte che ne scaturiranno,

cui, allo stato, solo il Tempo, vero galantuomo, potrà fornire adeguata risposta,

è la chiave interpretativa del presente ragionamento,

nonchè il titolo dell’articolo.

 

Nel 2016, anche tra gli Avvocati, c’è “Politica” e “politica”.

Resta a noi tutti, singoli, associazioni ed istituzioni,

scegliere a quale delle due appartenere, così come quale perseguire,

nell’interesse collettivo della categoria e superiore del “sistema giustizia”,

per addivenire, in breve, all’effettiva garanzia Costituzionale del “servizio-giustizia”,

al Cittadino-Elettore, quale espressione del Popolo Sovrano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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