CONTROAVVOCATURA

13 Marzo, 2017 | Autore : |

Vi stiamo dando tutti gli strumenti, proponendo tutti gli stilemi. Il 50 % degli avvocati italiani sopravvive, attaccato ad uno status, unicamente perché l’alternativa sarebbe la canna del gas. Redditi da fame e professione squalificata, degrado urbano e modi inurbani. Lavoratori scadenti, come i completi indossati, comprati a buon prezzo in outlet scadenti, esattamente come quelli legali, che vendono prestazioni legali scadenti. Non c’è nessuna logica nell’eccellenza, quando a pagare non sono le vette, ma le trastole.

Noi abbiamo inventato una parola che è un mantra sociologico: i trastolari, ovvero coiscritti coscritti, capaci di pascolare e foraggiarsi in unici “presidi di legalità”, specifici, luoghi ameni in cui praticare l’arte del galleggiamento. Nefandezze stilistiche e giuridiche, coperte da un sistema compiacente, connivente, spesso incatenato ed in posa accanto ai pilastri delle colonne.  Dove non c’è senso non serve mettere le parole al loro posto. Oramai è tutto così: arte scemica.

Noi ve lo avevamo detto. Scacciati dall’elevazione, banditi, ostracizzati dal bon ton, muniti di zattere di cartapesta, proiettati verso rive comunque non raggiungibili. Persino la retorica ci è ormai negata, restando a disposizione dei meschini unicamente la tragedia.

 

Vi stiamo dando tutti gli strumenti per una controavvocatura. Malvestiti, malpensanti, male in arnese, il 20 aprile del 2017 potreste venire con noi, a Roma, a dormire alle porte della Cassa di Previdenza Forense. Potreste passare la notte con noi, sotto la luna, ad ululare la vostra diversità. Malerba, cattivi, irrecuperabili. Il 21 aprile 2017 potreste aspettare con noi che arrivino altri barboni, da varie parti del belpaese, il paese dei ladri, del potere corrotto e della mafia istituzionalizzata. Potremmo fare casino, insieme. Potremmo suonare, fischiare, cantare, ballare, danzare nudi dinanzi al serpente. Dicono così no? Dicono che dovete tener duro e andare avanti. Una lunga fila di percorsi ciechi, di strade senza via d’uscita, muri frontali, tra i vostri obblighi, le vostre derive, la vecchiaia che avanza, impudica e priva di umanità.

 

Aggiornamento e deformazione: noi vi stiamo dando tutti gli strumenti per sviluppare una controcultura. Abbiamo parlato di tende, di notti, di giorni, di vento, turbine e tempesta, di protesta, di proposta, di sesso, droga e gettoni di presenza. Noi vi stiamo dando tutto ciò che possiamo per portarvi fuori dal ghetto. E voi? Volete venire a provarci?

 

 

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