IL CONGRESSO E’ SOVRANO, L’ASINO VOLA ED ALTRE STORIE

28 Ottobre, 2016 | Autore : |

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A Paperopoli è normale. Dicono che sia tutto in regola, ma è tutto illegale. Parlano di decoro, ma l’hanno perso da tempo. Si riuniscono per vantarsi dei risultati raggiunti, ma ignorano che ci sono 210 mila paperi che sono totalmente estranei alle rapine e agli imbrogli del “sistema”. Ne fanno una al giorno, come in una sorta di rotatoria di abusi, che pochi e combattivi avvocati denunciano, senza paura di ritorsioni e conseguenze.

L’ultima trovata è il regolamento dell’OCF (Organismo Congressuale Fantoccio): la nuova fatica intellettuale della triade (Agorà, Coordinamento, Presidenti dei COA… uni e trini, come nella migliore tradizione religiosa…) che vede gli stessi soggetti assumere e declamare, di volta in volta, e sempre secondo i loro comodi, le vesti e le parole più idonee ai loro interessi. Interessi che non mutano mai, che sono sempre gli stessi: mantenere il potere, farlo fruttare in termini economici, mediante la corruzione di quegli avvocati “cooptati” nel sistema, che rappresentano la connivente base del sistema.

 

A fronte a coloro che si stupiscono di come gli avvocati siano corruttori e corruttibili occorre ricordare che l’avvocatura italiana, per precisa volontà delle istituzioni forensi che da oltre vent’anni la comandano, è divenuta da tempo una categoria in cui il bisogno, la fame e la conseguente attitudine a vendersi per un tozzo di pane, sono diventati l’elemento dominante all’interno della vita politica degli appartenenti all’Ordine Forense. Non occorre stupirsi dunque, non serve manifestare sdegno o sorpresa. Le conseguenze sono figlie delle premesse: pessime le prime perché sapientemente nefande le seconde.

 

Il regolamento di OCF doveva essere…udite udite… “determinato” da OCF.

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Questo almeno prevedeva l’ SCF (Statuto Congressuale Fantoccio), che i padroni della triade, ovvero il COF (Coordinamento Ordini Fantomatici), aveva impacchettato per i propri 591 sudditi, durante il XXXIII Congresso Nazionale dell’Avvocatura. Questo avrebbero detto le regole… ma… intendiamoci… esistono regole e regole. Per la triade del sistema le regole sono strumenti di sopraffazione nei confronti degli avvocati non istituzionalizzati, i poveri Cristi da vessare, spremere, a cui chiedere rispetto pedissequo di una infinita serie di precetti. Per loro, per i padroni, le regole sono solo un’apostrofo nero tra le parole “me ne” e “frego”.

A Rimini, durante il XXXIII CFF (Congresso Forense Farlocco), un avvocato libero ha parlato di paperi maiali più uguali degli altri. I sudditi rumoreggiavano… ma i fatti dimostrano che quell’avvocato non si sbagliava.

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Ecco dunque che la triade, giusto per ricordare a tutti chi comanda, ad OCF non ancora formato, riunisce una delle sue tre manifestazioni consustanziali, e detta, articolo per articolo, fin nelle virgole, il regolamento interno/esterno di OCF. E’ un caso di Padrini, Figli di… e Spiriti Malvagi… riuniti nelle stesse entità. Roba da far impallidire il Padre… il Figlio… e pure lo Spirito Santo.

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Intendiamoci… è solo una “bozza” di proposta. Se qualcuno pensa che gli eletti in OCF, casualmente membri del Coordinamento, accetteranno la proposta dei Presidenti, che sono gli stessi eletti in OCF e membri del Coordinamento… è davvero un pazzo, un folle, un visionario… o forse, più semplicemente, è solo uno che ha occhi per vedere.

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