COMUNICATO. AVVOCATI CANDIDATI E ISTITUZIONI FORENSI: CHE FARE?

1 Febbraio, 2018 | Autore : |

Il direttivo nazionale di Nuova Avvocatura Democratica, riunito in data 31 gennaio 2018, all’unanimità approva e dirama il seguente

 

COMUNICATO
– Viste le candidature di vari avvocati italiani negli schieramenti partitici che si confronteranno nelle prossime elezioni politiche nazionali, indette per il 4 marzo 2018;
– Visto che alcune di tali candidature hanno suscitato clamore e sgomento, essendo state avanzate da avvocati che ricoprono ruoli di primo piano all’interno delle istituzioni forensi italiane;
– Considerato che Nuova Avvocatura Democratica è fermamente convinta che le istituzioni forensi debbano mantenere un’assoluta terzietà ed equidistanza da ogni orientamento politico e partitico, al fine di rappresentare in modo equanime e credibile tutti gli avvocati italiani, indipendentemente dal proprio orientamento;
– Considerato che l’effettuazione della campagna elettorale politica, in costanza del mantenimento di una carica all’interno delle istituzioni forensi, rischia di generare una serie di conflitti di interesse tra privato e pubblico, tra politico ed istituzionale, praticamente ineliminabili;
– Considerato altresì che le dichiarazioni di adesione o appartenenza politica di parte, proveniente da uomini delle istituzioni forensi, rischiano di compromettere seriamente l’immagine di imparzialità ed indipendenza delle istituzioni stesse, con il serio e fondato pericolo che esse vengano trascinate nella polemica politica, con grave danno per tutti i colleghi iscritti;
– Considerando, in ultimo, che alcuni colleghi hanno già mostrato sensibilità istituzionale rispetto alla situazione, dimettendosi o sospendendosi dalle cariche istituzionali ricoperte all’interno dell’Ordine Forense, in concomitanza con l’accettazione di candidature politiche;

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L’associazione Nuova Avvocatura Democratica non può che ribadire la propria contrarietà ad ogni commistione tra ruoli di rappresentanza forense e legittime aspirazioni politiche di ogni avvocato italiano.
Pertanto auspichiamo una riflessione che possa separare le sorti delle istituzioni forensi da quelle dei colleghi che le rappresentano, augurandoci al contempo che si pongano serie e severe barriere, anche di natura normativa, volte ad impedire tali commistioni, dannose sia per le istituzioni che per gli stessi avvocati candidati.
Continuiamo a ritenere che le istituzioni forensi debbano potersi liberamente interfacciare con la politica, garantendo imparzialità, equidistanza e lontananza dei rappresentanti degli avvocati da ogni possibile etichetta di parte. In tale ottica Nuova Avvocatura Democratica continuerà a spendersi perché la commistione di ruoli e cariche, politiche o interne alle istituzioni forensi, venga progressivamente impedita.
Ciò al fine di mettere sempre gli interessi e le prerogative degli avvocati italiani al primo posto dell’agire politico di ciascuno.
Napoli, 1 febbraio 2018
Il direttivo nazionale

 

 

 

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