ACCETTAZIONE E STRATEGIE

21 Agosto, 2017 | Autore : |

 

Nell’ambito della teoria dei giochi la strategia dominante è quella che consente i migliori risultati attesi, in base alle possibili varianti apportate dai vari players, qualsiasi esse siano.

In un gioco a somma zero, in cui non si sia certi della propria identità rispetto al gioco, è impossibile pianificare strategie di tal fatta, restando irrilevante l’agire del singolo player per l’ottenimento di un guadagno o di una perdita.

In teoria classica lo schema così determinato appare sostanzialmente neutro, ma in teoria contemporanea, dove la neutralità dell’ìndividuo gioca comunque in favore del sistema coercitivo dominante, l’impossibilità di basare strategie comportamentali sull’azione, porta comunque ad una perdita per la squadra antagonista del sistema.

Ogni strategia comportamentale impostata da un singolo nei gruppi sociali deve fare i conti con il ritorno (payoff) dato dal comportamento azionato. Questo discorso può apparire sostanzialmente estraneo alla situazione dell’avvocatura e ai temi del nostro agire associativo, ma in realtà è una delle basi operative su cui si fonda NAD.

La fotografia scelta per illustrare questo post ritrae un personaggio che agisce, seppure in chiave romanzesca, per l’annullamento dell’agire. In altri termini il venerabile Jorge sfrutta l’apparente “somma zero” del gioco sociale, per elevare l’accettazione a strategia dominante.
“Il sapere non evolve, tutto ciò che occorreva conoscere è già noto, tutto ciò che si deve fare è stato già indicato dalle Sacre Scritture”.
Il riso, il dileggio dell’autoritarismo, la massima espressione della libertà politica, vanno banditi dall’orizzonte dell’ortodossia. E’ questa la ragione della segregazione del secondo libro della poetica di Aristotele: la capacità di quest’opera di spingere l’individuo alla critica verso il sistema dominante, non più accettato come immutabile ed ingiudicabile.

Diventa così più chiaro il legame tra il disvalore dell’accettazione e lo stato di sottomissione ad esso legato, per le classi ed i gruppi vessati dalle strutture sociali dominanti. Diventa chiara la ragione per cui l’inerzia in politica non è mai un comportamento ininfluente, ma determina un sostanziale rafforzamento dello status quo.

NAD fa cultura politica contemporanea. Il rifuggire dal mito dell’irrilevanza dell’agire individuale è funzionale alla creazione di modelli sociali comunitari in cui l’agire reca un payoff sempre positivo per il player che lo adotta.

NAD cioè vuole dimostrare che l’avvocato libero ha sempre da guadagnare nel momento in cui combatte contro la Cosa Nostra forense. Il gioco politico che consente all’avvocato libero di riappropriarsi della propria ragione critica è sempre strategia dominante. La credenza legata al potere salvifico dell’accettazione passiva della realtà, è un falso mito, diffuso dalla Cosa Nostra per fiaccare la resistenza ad una alternativa di governo democratica, capace di sovvertire rapporti di forza, di ricchezza e di possibilità per i nostri colleghi.

 

Lo studio del presente articolo darà diritto a due crediti formativi in materia analoga.

 

Avv. Salvatore Lucignano

CERCA