STORIE DI RECLAMI E DI LUPARA BIANCA. CHE FINE HA FATTO FABRIZIO DE LUCA?

19 Dicembre, 2016 | Autore : |

Per chi combatte molte battaglie ed è abituato a gente con la faccia “di bronzo” (neocit.), l’arroganza del potere non è mai una sorpresa. Combatto da tre anni contro le istituzioni forensi italiane: so bene quanto siano immorali e viscidi i componenti del regime dell’isitituzionalizzazione forense. Parole come “trasparenza”, “decoro”, “democrazia”, all’interno dell’avvocatura italiana vanno solo virgolettate, quando a pronunciarle sono le istituzioni forensi. E’ anche vero che il voto di scambio e le clientele del regime consentono ai suoi esponenti di godere ancora di qualche fortuna, ma è altrettanto vero che delle bande e dei clan che si contendono le spoglie di una categoria moribonda, al di fuori di una cerchia ristretta di “praticanti”, non si fa alcun cenno.

 

Gli avvocati italiani, ma soprattutto le loro istituzioni, vengono esattamente fotografati dalla politica e dalla società del nostro paese: ignoranti, imbroglioni, inconsistenti e litigiosi, ma soprattutto… inaffidabili, pronti a servire in ogni momento qualsiasi padrone faccia comodo. Le istituzioni forensi italiane, che peraltro non rappresentano altro che se stesse, non perdono occasione per confermare la nomea di accattoni che i loro esponenti si portano appresso. Si tratti di indennità e prebende, di pluralismo e regolamenti, di tutela delle donne o dei giovani, il regime non si smentisce mai.

 

Accade così che il 19 dicembre 2016 si vota per eleggere uno dei capibanda, scelto tra 51 personaggetti, tra cui quasi nessuno sa leggere e scrivere, e tra cui nessuno, proprio nessuno, solleva pubblicamente il minimo dubbio circa una procedura di insediamento viziata da ennemila illegalità. Accade che tra questi 51 sepolcri imbiancati, intrisi di decorosa vacuità, non ve ne sia uno che sollevi pubblicamente una domanda molto chiara:

 

“Ma del reclamo proposto dall’Avvocato Fabrizio De Luca, che ne è stato?”

 

Niente. Il silenzio. Totale omertà. 51 personaggi in cerca d’autore, o di dignità, che dir si voglia. La verità la conosco io e sono pronta a svelarla a tutti gli avvocati italiani. L’Avvocato Fabrizio De Luca è scomparso, è stato rapito, probabilmente sepolto in un pilastro di cemento alle porte di Napoli. Di lui non si sentirà mai più parlare, come del suo reclamo contro le elezioni illegali di 5 delegati all’Organismo Congressuale Farlocco. E’ un caso di lupara bianca in salsa forense.

 

Non fate domande… non lo nominate mai più… o finirete male…

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